Il ristorante è stato ricavato dal restauro del vecchio palmento dove fino a metà dello scorso secolo si pigiavano le uve del Nero d'Avola, vino rinomato su tutta l'isola e fiore all'occhiello d'Italia. Dalle coltivazioni si recuperano le materie prime destinate al ristorante che propone piatti rivisitati della tradizione siciliana